Il medioevo in Puglia e il fascino di Federico II e suo figlio Manfredi

La Puglia è un vero scrigno del Medioevo, costellata di cattedrali romaniche, castelli imponenti e vestigia di antichi domini (arabi, longobardi, bizantini, normanni, svevi, angioini e aragonesi). Crocevia verso l’Oriente, questa terra vide un’epoca d’oro soprattutto sotto la dinastia normanno-sveva.
L’imperatore Federico II lasciò un segno indelebile, trasformando il regno con leggi innovative (le Costituzioni di Melfi), promuovendo commercio, agricoltura e cultura (fiorì la Scuola Poetica Siciliana). La sua vita, tra matrimoni sfarzosi, cacce col falco e la pacifica VI Crociata, è leggendaria, così come i suoi castelli strategicamente edificati o ristrutturati.
Ancora oggi, a Castel del Monte o ammirando i cavalli murgesi, si respira l’eco del suo regno. Ogni castello narra storie affascinanti, spesso legate alla sua corte itinerante e ai suoi familiari.
Federico II elesse la Puglia a sua terra prediletta, paragonandola alla Terra Promessa. La sua eredità culturale, artistica, legislativa e scientifica continua ad appassionare. Tra i suoi discendenti spicca Manfredi, figlio amato e anch’egli protagonista di numerose leggende, come quella del suo romantico incontro con Elena D’Epiro a Trani e la fondazione di Manfredonia.
Come scrittrice pugliese, anch’io sono stata conquistata dal fascino di Federico II e Manfredi, dedicando loro racconti e romanzi. Le loro opere sono ancora vive nel paesaggio pugliese. Visitare un castello svevo significa immergersi in un passato mitico, come accade a Gioia del Colle con la tragica e romantica storia di Bianca Lancia.
Le testimonianze di viaggiatori ottocenteschi, come Janet Ross, rivelano un’ammirazione per questa terra sulle orme degli Svevi, un sentimento che condividiamo ancora oggi, incantati dalla bellezza medievale che il sole pugliese continua a illuminare.